Paola Procaccini
Geboren in Castelplanio besuchte sie das Liceo Classico in Jesi und die Fakultät für Literatur und Philosophie der Universitäten Macerata und später München. Als außerordentliche Professorin für Archäologie war sie Direktorin der italienischen Kulturinstitute in Athen, Zürich und Tunis sowie Kulturattaché bei den jeweiligen Botschaften.
Sie lebt zwischen Jesi, Rom und Athen.
Als Liebhaberin der Schönheit in all ihren Formen widmet sie sich vor allem der Einrichtung von Häusern und schafft manchmal Installationen, die sich organisch in den Raum einfügen.
Nach verschiedenen Experimenten auf dem Gebiet der Malerei, entdeckte sie vor etwa zehn Jahren in aktuellen Computertechnologien ein reiches Instrument des Ausdrucks.
In dieser Ausstellung möchte sie die Früchte dieses faszinierenden Erlebnisses, gedruckt auf Stoff und Papier, der Öffentlichkeit präsentieren.
Es werden 16 Bilder aus einer größeren Sammlung ausgestellt. Die Gesichter der Frauen sind sehr unterschiedlich, aber sozusagen durch eine gemeinsame Linie verbunden, Pirandello würde vielleicht sagen „keine und hunderttausend“. Sie repräsentieren unterschiedliche Altersgruppen und Persönlichkeiten, von der klassischen, eleganten und raffinierten Frau über die Femme Fatale, das sinnliche Mädchen bis hin zur modernen und unkonventionellen Frau. Eine wahre Galerie menschlicher Typen, die sich dem Besucher vital und ausdrucksstark präsentiert.
Von den anderen Gemälden der Ausstellung – abstrakte grafische Kreationen – möchten wir insbesondere den chromatischen Aspekt und das Spiel von Formen und Lichtern hervorheben, die den Weg zu metaphysischen Realitäten eröffnen, die der freien Interpretation des Betrachters überlassen bleiben.
Diese Kreationen sind das Ergebnis jahrelanger Forschung und Untersuchung von Transformationen und Überlegungen, bis ein gültiges Ergebnis entstanden ist. Aber auch das wird aller Wahrscheinlichkeit nach vorübergehend und vielleicht der Beginn eines neuen Weges sein!
Nata a Castelplanio. Ha frequentato il Liceo Classico a Jesi e la Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università di Macerata e successivamente l’Università di Monaco di Baviera.
Professore Associato di Archeologia, è stata Direttore degli Istituti Italiani di Cultura di Atene, Zurigo e Tunisi, nonché Addetto culturale presso le rispettive Ambasciate.
Vive tra Jesi, Roma e Atene.
Amante del bello in tutte le sue forme, si è dedicata in particolare all’arredamento di case, dando vita talvolta a delle vere e proprie installazioni, in grado di raggiungere una sorta di rapporto simbiotico con lo spazio stesso. Dopo aver sperimentato vari percorsi creativi nell’ambito della pittura, circa dieci anni fa ha scoperto nelle tecnologie informatiche più avanzate uno strumento straordinariamente ricco di potenzialità espressive.
In questa mostra desidera presentare al pubblico proprio i frutti di questa sua affascinante esperienza, stampati su stoffa e su carta.
Vengono esposti sedici immagini femminili, estrapolate da una collezione assai più nutrita. Volti di donna molto diversi fra di loro, ma legati, per così dire, da un fil rouge, che li accomuna strettamente, dando in qualche modo applicazione concreta al pirandelliano ”uno nessuno e centomila”. Essi rappresentano età diverse e personalità diverse, passando dalla donna classica, elegante e raffinata, alla femme fatale, alla ragazza “bucolica” a quella moderna e anticonvenzionale. Una vera e propria galleria di tipi umani, che vorrebbero imporsi all’attenzione del visitatore soprattutto per la carica vitale e la forza espressiva che li contraddistinguono.
Degli altri quadri presenti nella mostra – realizzazioni grafiche astratte – si desidera sottolineare in particolare l’aspetto cromatico e il gioco delle forme e delle luci, che aprono la via verso realtà metafisiche lasciate alla libera interpretazione dell’osservatore.
Tali creazioni sono il frutto di anni di ricerca e di studi, di trasformazioni e ripensamenti continui, fino al momento in cui si è messo un punto, credendo di aver raggiunto un risultato definitivo. Ma anche questo, con ogni probabilità destinato a diventare provvisorio e, magari, l’inizio di un nuovo percorso!